Prosegue il viaggio alla scoperta dei Castelli Romani; oggi conoscerai Albano Laziale, una cittadina dal sapore antico, ma allo stesso tempo moderna. Questa località è facilmente raggiungibile da Roma, per la via Appia Nuova. Se invece hai seguito i precedenti tour panoramici e provieni da Castel Gandolfo, puoi raggiungerla in due modi:
- se sei sotto il “borgo dei papi” prosegui per viale Giovanni Paolo II;
- se sei sopra al borgo di Castel Gandolfo o provieni dal lago prosegui per via Pio XI.
La città è denominata anche semplicemente Albano (siglata come Albano RM o albano laziale rm), da cui deriva il nome del lago. Variazioni errate o distorte del nome Albano Laziale, li trovi con appellativi come :
- Albano di Roma;
- la sigla “Albano laziale Italia”;
- la sigla “Albano Lazio”;
- Comune Albano.
Anche se il lago prende il nome dalla città, in realtà è dislocato dal centro abitato, in quanto Albano fu costruita sulla Via Appia, all’epoca regina delle vie. Non vedrai panoramiche eccezionali come da Castel Gandolfo; tuttavia posso assicurarti che nella bella stagione, percorrendo via Appia per raggiungere Albano Laziale, potrai intravedere il mare del litorale laziale all’orizzonte.

Cosa c’è da vedere ad Albano Laziale
La città di Albano Laziale è ricchissima di storia e cultura religiosa, che ti aiuterò a scoprire passo dopo passo.
Non importa da quale direzione arrivi: il nostro viaggio inizia a Piazza Giuseppe Mazzini, facilmente raggiungibile anche con il bus. La prima struttura che noterai alla tua destra, è una graziosa area verde che sembra quella di una villa comunale.
In realtà si tratta di Villa Doria-Pamphili, un giardino comunale sempre visitabile.
Quando camminerai nell’area verde, dove in particolare d’estate non mancano eventi musicali, potrai notare i ruderi di quella che era una villa imperiale. Infatti la sua prima costruzione risale tra il 61 e il 50 a.C, quando fu costruita da Pompeo Magno.
Goditi questa prima tappa storica in mezzo al verde e poi torna in piazza per proseguire verso il Corso!
Ti guiderò step by step, come nell’articolo in cui ho parlato dell’adiacente borgo di Castel Gandolfo.

Il Corso Giacomo Matteotti di Albano Laziale
Lascia Piazza Mazzini e percorri uno dei corsi principali di Albano Laziale, Corso Giacomo Matteotti. Qui potrai contemplare lo stile dei palazzi dal sapore antico, che si alternano a palazzi più recenti. Sulla parte sinistra, dopo un po’ che percorri il Corso, vedrai la Fonte del Mascherone.
Negozi di brand moderni, si alternano a scalinate che portano verso il Corso superiore, in una piacevole passeggiata che incanta lo sguardo ed invoglia all’acquisto.
Ad un certo punto però quando il Corso di allarga su Piazza San Pietro, ti verrà voglia di fermarti, affascinato da un campanile romanico; farai bene ad assecondare questo desiderio.
Se ami passeggiare per i corsi, ti consiglio di leggere anche l’articolo su Genzano di Roma.

La Chiesa di San Pietro
Siamo davanti ad un area storica molta importante di Albano Laziale.
Sui resti delle terme romane dell’imperatore Caracalla, è stata edificata dal Papa Ormisda, la chiesa di San Pietro, qualche anno dopo il 500 d.C. La struttura religiosa subì diversi restauri, e ancora oggi sono visibili le tombe della Famiglia Savelli, una delle note famiglie nobiliari dei Castelli Romani.
Entra nella chiesa e come stipiti sulla porta vedrai delle decorazioni (trabeazioni) dell’epoca imperiale.
Opere degne di nota sono:
- L’affresco di epoca bizantina della Vergine del Segno;
- i Grandi affreschi di Santa Margherita e Sant’Onofrio;
- Stendardi risalenti al settecento;
- La raffigurazione di San Pietro che consegna le chiavi;

Terme di Cellomaio e Museo della Seconda Legione Partica
Dopo aver visitato una delle più importanti chiese di Albano Laziale, vai sul retro della chiesa di San Pietro.
Potrai ammirare i resti di un impianto termale (che nel medioevo diventò una roccaforte). In queste terme di Caracalla, dette anche di Cellomaio, troviamo anche il Museo della Seconda Legione Partica. In una visita guidata, potrai ammirare l’equipaggiamento della legione, e scoprire il ruolo che hanno avuto nella storia della città.
Su e Giù per Albano Laziale
Torna sul Corso Giacomo Matteotti e prosegui: troverai altri negozi e strutture ricettive che rendono ancora più piacevole la tua passeggiata per Albano Laziale. Continua fino a fare una sosta a Piazza Antonio Gramsci, dove troverai la “Fontana delle Tartarughe”. Mentre ammiri quest’opera di costruzione recente, se il tempo lo permette, potrai fare una sosta panoramica e vedere la periferia ed il litorale all’orizzonte.
Non scendere giù ora, ma prosegui ancora fino a che il Corso si rinominerà con il nome di Borgo Garibaldi. A questo punto potresti essere tentato di salire per via Risorgimento (che vedrai dopo). Ricorda questo punto, ma ora prosegui e scendi giù a destra, per Via della Stella.
Siamo al confine con Ariccia, un altro borgo dei Castelli Romani che vedremo nel prossimo articolo.

Chiesa di Santa Maria della Stella di Albano Laziale
Sei ancora nei confini del Comune di Albano Laziale, non dovrai percorrere tutta l’enorme discesa, ma potrai vedere subito sulla tua destra, la chiesa di Santa Maria della Stella.
Ammira l’altare Barocco ed il quadro della Madonna con il Bambino, circondato da angeli. Da notare anche qui lo Stemma dei Savelli, i principi che hanno governato Albano per parecchi secoli. Questa chiesa è anche un convento di Carmelitani, ed è proprio qui sotto che ti parlerò della Catacombe.
Se ami visitare le Catacombe, ed i musei con reperti sepolcrali, ti invito a leggere questo articolo su Grottaferrata.
Catacombe di San Senatore
Proprio sotto la superficie della chiesa di Santa Maria della Stella, si trovano le Catacombe di San Senatore di Albano Laziale. Famosa per la presenza di molti santi e martiri, diversi affreschi (iscrizioni sepolcrali) pagane, ma in particolare cristiane, come ad esempio:
- Cristo tra gli Sponsores e i martiri albani (tra IV° e V° d.C.)
- Raffigurazione di San Senatore (sempre tra IV° e V° d.C)
- Cristo Pantocratore tra S. Smaragdo e la Madonna (più recente tra XI e XII d.C)
Altri reperti ritrovati, potrai trovarli nel Museo Civico che visiterai più tardi.
Sepolcro degli Orazi e Curiazi
Torna verso Borgo Garibaldi, ma non superare la chiesa di Santa Maria della Stella di Albano Laziale. Dalla parte opposta infatti, troverai il Sepolcro degli Orazi e Curiazi. Si tratta di un esemplare unico ,che trova un riscontro storico anche nelle urne cinerarie di Volterra (parliamo di Etruschi). Anche se denominato in questo modo, alcuni storici presumono che non si riferisca agli Orazi romani e Curiazi Albani, ma ad una ricostruzione della tomba di Arunte, condottiero etrusco.
Lascio a te il piacere di toglierti il dubbio! Quando sei pronto, risali di nuovo su per Borgo Garibaldi, tornando leggermente indietro in direzione di Corso Matteotti.

Il Museo Civico di Albano Laziale
Sei finalmente pronto a lasciare la parte inferiore di Albano Laziale. Salendo per via Risorgimento sulla destra, vedrai dei giardinetti pubblici. In questo spazio potrai goderti un po’ di tranquillità: ti ho consigliato però di venire qui, perché dovrai entrare in quell’edificio neoclassico che vedi dentro al parco. Si tratta di Villa Ferrajoli che ospita ben 23 sale esposte su tre piani.
Se sei appassionato di storia e archeologia, c’è una biblioteca annessa a queste materie.
Ed è proprio qui che c’è il Museo Civico (o archeologico) di Albano Laziale. Elementi degni di nota che non puoi mancare sono:
- Parco Archeologico sul retro, che presenta coperti della tomba della Legione ed una Fontana ottocentesca;
- reperti risalenti all’età della pietra, principalmente di fauna paleolitica;
- molti manufatti del periodo d’oro del periodo Albano (età del bronzo);
- la collezione di grafica antica con autori dell’epoca tra il ‘600 e il ‘900.
Troverai anche molti altri reperti come la Testa di Tiberio Gemello, trovati nella villa romana di Cavallacci, (attrazione turistica che si trova nella parte inferiore della città).
Se ami i Musei, ti consiglio di leggere l’articolo su Marino.

Il Corso Superiore di Albano Laziale
Dopo aver visto il Museo Civico di Albano Laziale, prosegui per il via Cavour (sei sopra, sul Corso parallelo a quello di via Giacomo Matteotti). Anche qui, potrai notare palazzi antichi e botteghe di ogni tipo, che renderanno la tua camminata veramente incantevole. Ad un certo punto, via Cavour diventa via Alcide De Gasperis e poco dopo dovrai fermarti: vedrai alla tua sinistra qualcosa di ancora più antico.
Si tratta di Porta Pretoria, un tempo adornata di statue di marmo, oggi ne rimangono i resti del Frontone, voltato in direzione di Via Appia. La Porta Principalis Sinistra conserva ancora il fornice frontale e quelli laterali. Non dimenticare questa posizione strategica, perché farai una piccola deviazione e poi tornerai qui.
Se guardi verso il Corso inferiore, noterai gli immobili comunali a Piazza Della Costituente. Questo bellissimo edificio in realtà è Palazzo Savelli, famiglia che ha dominato Albano Laziale per secoli.
Chiesa di Santa Maria della Rotonda
Da Porta Pretoria, fai una deviazione a destra a via della Vignetta (dove c’è la statua della Madonna dell’Opacità) fino a proseguire sopra a via Travoni. In una traversa cieca, trovi la chiesa di Santa Maria della Rotonda di Albano Laziale, dove si accede con visita guidata.
Ricavato da un pantheon romano, successivamente la chiesa è sorta su un Ninfeo. L’architettura religiosa ha subito varie trasformazioni ed innovazioni. Fermati un attimo ad ammirare le principali opere come:
- la Madonna con il Bambino sull’altare centrale;
- affreschi tra cui spicca la storia della Vera Croce;
- la raffigurazione di Sant’Anna, Sant’Ambrogio e San Giovanni Battista.
Ammira anche qui il campanile romanico, poi torna giù a Porta Pretoria, e prosegui di nuovo per via Alcide de Gasperis.

Cattedrale di San Pancrazio
Questa è l’ultima parte del Corso superiore di Albano Laziale: sei a Piazza Duomo e quella che vedi è la Cattedrale di San Pancrazio.
Riedificata dall’imperatore Costantino dopo un’incendio, ha origini paleocristiane, anch’essa nei secoli ha subito varie ristrutturazioni.
Tra le principali opere, potrai notare tre quadri con sopra il Monogramma di Cristo:
- al centro che rappresenta la Gloria di San Pancrazio;
- a destra l’apparizione a Costantino della Santa Croce;
- a sinistra Sant’Elena e il rilevamento della Santa Croce;
Vicino la Basilica, in via Alcide De Gasperis, vi è anche il Palazzo Episcopale, la cui chiesa è tutt’ora visitabile.
Se ami le cattedrali, ti consiglio di visitare anche la Cattedrale di San Pietro a Frascati.
La parte più alta di Albano Laziale
Albano Laziale offre ancora molto da vedere: ti dirigerai ancora più sopra, rimanendo nell’urbe, tuttavia le salite si faranno leggermente più ripide, ma ne varrà la pena. Dalla Cattedrale di San Pancrazio, dirigiti verso Piazza Pia, dove si svolge anche il mercato settimanale e non mancano strutture ricettive e botteghe. L’ampia via che vedi di fronte (verso Roma) è Piazza Sabatini che ospita il Monastero delle Clarisse.
Dopo che ti sei rilassato in questo luogo, prendi tutte le energie e dirigiti verso Largo/Via Leonardo Murialdo per iniziare la salita.
Cammina ancora per un po’, perché ti indicherò tre luoghi che non devi mancare!
I Cisternoni di Albano Laziale
Da Via Leonardo Murialdo, ad un certo punto a destra troverai Piazza San Paolo e scendendo per via Aurelio Saffi troverai I Cisternoni di Albano Laziale. Fatti costruire dalla II° Legione Partica (di cui hai visto anche il Museo prima), si chiamano così, per l’enormi botti che conservavano ingenti quantità di risorse idriche. I Cisternoni, ancora oggi funzionanti, erano alimentati da due acquedotti, che prendevano l’acqua da sorgenti, sgorgante esternamente al cratere del Lago di Albano.
Dopo questa tappa, sei pronto a tornare su a Piazza San Paolo e a proseguire verso l’omonima chiesa.

Convento e chiesa di San Paolo
Poco più su dell’omonima piazza, vi è la chiesa di San Paolo. I Savelli non erano solo i nobili di Albano Laziale, uno di loro, il Cardinale Giacomo Savelli, ordinò la costruzione di questo edificio, prima di diventare il Papa Onofrio IV.
La chiesa a causa dei restauri, presenta stili diversi e contraddittori: esternamente neoclassica e ottocentesca ed internamente barocca.
Entra dentro e contempla le opere tra cui: la tela di San Paolo che riceve l’unzione (Pietro della Cortona) e lo splendido affresco dell’ottocento, attribuito all’artista di Albano, Gagliardi.
Anfiteatro Severiano
Sebbene non lontano dalla chiesa di San Paolo, ti suggerisco da qui di ritornare con un mezzo, per spostarti e proseguire anche fuori il centro di Albano Laziale.
In via dell’Anfiteatro Romano, fu edificato l’omonimo edificio dalla Legione Partica nel III° d.C., utilizzato per il divertimento dell’esercito (poteva contenere fino a 16.000 persone). La struttura di forma ellittica, fu trasformata in cava di materiali da costruzione nel medioevo. Cambi di destinazione d’uso successivi, sono stati la modifica in cimitero cristiano e luogo di culto.

La chiesa ed il Convento dei Cappuccini
Non importa se arrivi con un bus o con la tua macchina, ora è il momento di lasciare il centro di Albano Laziale, salendo su per via San Francesco D’assisi. Ad un certo punto vedrai una la fontana ed il bosco dei Padri cappuccini. Qui potrai rilassarti e visitare l’area verde comunale, ma sicuramente sei interessato a sapere di più sul Convento dei Cappuccini e la chiesa di San Francesco, che vedi sull’ampia scalinata.
Architettura religiosa, voluta dal principe Paolo Savelli, ci troviamo di fronte ad una chiesa ad unica navata, e rettangolare.
Nonostante la struttura è essenziale, ci sarà meraviglia per i tuoi occhi. Contempla la splendida pala sull’altare (1618 Gherardo delle Notti). Viene raffigurata la Madonna con il Bambino, alla quale si rivolge la finanziatrice della chiesa, Flaminia Colonna Gonzaga. Un’opera che sicuramente va approfondita: ti faccio notare sullo sfondo, il Convento di Palazzolo e Monte Cavo, che conoscerai presto, quando lascerai Albano Laziale.
Sulla Cappella destra, non dimenticare di vedere il presepe di Andrea Bolgi e Stefano Speranza, artisti della scuola del Bernini.

Da Albano Laziale al Romitorio di Sant’Angelo in Lacu
Non lontano dal Convento dei Cappuccini di Albano Laziale, partono una serie di sentieri nel bosco che collegano altri borghi dei Castelli Romani. Ne abbiamo parlato anche sull’articolo di Castel Gandolfo (trovi il link all’inizio dell’articolo). I sentieri e le diramazioni sono molte: potresti arrivare sotto al Lago di Albano tramite il sentiero “la discesa del Diavolo”, facendo il giro, o addirittura incrociare i sentieri per Genzano e Nemi.
A te interessa un semplice sentiero, da percorrere con scarpe anti scivolo se vai nella stagione fredda. Qui è possibile raggiungere il Romitorio di Sant’Angelo in Lacu. L’eremo è di origine precristiana lavorato su rocce, con attinenze ai culti etruschi.
Sei proprio sotto il Convento di Palazzolo (quello che hai visto poco prima nel quadro), sopra di te, c’è il territorio di Rocca di Papa.
Divenuto un ritrovo per banditi, il Cardinale Antonio Colonna, ne ordinò la distruzione (1973). Ormai puoi immaginare come sarebbe stato, osservando ciò che ne rimane…
Conclusioni
Voglio concludere questo breve viaggio ad Albano Laziale, ricordandoti le principali feste che puoi trovare, in questo luogo dal sapore antico sulla via Appia.
Il 12 Maggio, per tre giorni, c’è la Festa Patronale di San Pancrazio (patrono di Albano). Se capiti ad Agosto, nella prima domenica, c’è la festa di Santa Maria della Rotonda. Sempre in questo mese, all’Anfiteatro Severiano, potrai assistere a concerti e spettacoli di teatro.
La seconda domenica del mese di Settembre, c’è il Bajocco. È un popolare Festival di artisti di strada che si svolge nel centro storico di Albano Laziale.
Anche nel Convento dei Cappuccini, i primi d’ottobre, potrai divertirti, partecipando alla festa di San Francesco D’assisi.
In fine, se ami fare shopping e vuoi alternare ai negozi moderni il gusto per l’antico, ogni seconda domenica del mese, puoi fare acquisti al mercatino dell’Antiquariato.
Immagine di Copertina: Fotografia di Kyrylo Neiezhmakov/Canva.com Pro
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