Oggi ti presento Ariccia, un borgo edificato su un’altura di roccia e famoso in tutto il mondo per la famosa porchetta IGP.
Se vieni dalla Via Appia Nuova e se hai seguito il percorso da Albano Laziale, non puoi mancarla. Sono sicuro che avrai già tante domande e proverò a rispondere in modo sintetico ed esaustivo.
Quando è stata fondata Ariccia? La sua origine è sicuramente preromana, città facente parte della Lega Latina, all’epoca si chiamava Aricia.
Perché si chiama Ariccia? Sembrerebbe che il fondatore utilizzò il nome della moglie, Aricia.
Le domande alla tua curiosità, verranno esaudite proseguendo la lettura sul Borgo di Ariccia. Non bisogna infatti soffermarci solo sul piacere che offre l’alta gastronomia del luogo, ma scopriremo cosa presenta questa località, da un punto di vista storico, culturale e naturalistico.
Dopo la lettura, la tua conoscenza di Ariccia, sarà quasi al pari di un ariccino (ecco, ora sai come si chiamano gli abitanti di Ariccia!).
Cosa c’è da vedere ad Ariccia
Come Arrivare ad Ariccia? Probabilmente hai varcato il confine del comune, quando hai esplorato Albano Laziale, durante la visita alla chiesa di Santa Maria della Stella. Oppure eri a Borgo Garibaldi e hai proseguito dritto verso la graziosa via dei Villini e Via Appia Nuova, incuriosito da un ponte che vedevi in lontananza. Se ti sei perso, ti rimando alla lettura dell’articolo su Albano Laziale.
Sei davanti al Ponte Monumentale di Ariccia, che fu fatto costruire da Pio IX, con la progettazione di Ireneo Aleandri tra il 1847 ed il 1854. Questa grandissima opera di ingegneria, è quella che oggi ti permettere di raggiungere agilmente da Albano Laziale, il Borgo di Ariccia.
Goditi la passeggiata per entrare nella città; con un ponte sopra al bellissimo parco di Palazzo Chigi, e con a destra una panoramica sul mare in lontananza. Prima di raggiungere il ponte però, visto che sei al confine con il comune di Albano, ti parlo della prima location che puoi visitare.

Ariccia e il Villino Volterra
Venendo da Albano Laziale, per dirigerti verso il Ponte Monumentale di Ariccia, avrai notato sulla sinistra un parco comunale con una statua. Questo è il monumento dedicato a Menotti Garibaldi.
Prosegui ancora e a sinistra troverai Via Vito Volterra. Il famoso matematico, costruì questo luogo nei primi del novecento, motivo per il quale, la via viene chiamata in questo modo. L’architettura ancora tutt’oggi, mantiene le caratteristiche della tipica residenza estiva “di campagna”, che caratterizzava le abitazioni degli alti borghesi dell’epoca. La residenza è circondata da un bellissimo giardino.
Ti consiglio vivamente di accedere con una visita guidata, in questa prima importante tappa del tuo viaggio ad Ariccia. Non dimenticare la posizione di questo luogo e prosegui sul Ponte Monumentale, che ormai è a pochi passi…
Nei Castelli Romani ci sono molti esempi di ville aristocratiche e nobiliari, in particolare nell’area tuscolana di Frascati e Grottaferrata.
Piazza di Corte ad Ariccia
Superato il Ponte Monumentale di Ariccia, ora ti trovi nella bellissima Piazza della Repubblica. Devi sapere che un tempo si chiamava Piazza di Corte, e conserva la bellezza dell’epoca, grazie alla ricostruzione fatta da Papa Alessandro Chigi VII. Responsabile del riassetto urbano, fu il Bernini con la sua squadra, che restaurarono anche molte altre opere.
I primi edifici che stai ammirando sono Palazzo Chigi, la storica Locanda Martorelli, e la chiesa di Santa Maria Assunta.
Essendoci una chiesa ed un Palazzo imponente, al posto di una grande fontana, troviamo due piccole fontane. Chiamate “Lastre”, questo è un punto di riferimento per gli abitanti di Ariccia, dove spesso si radunano o presidiano dei mercatini.
Le fontane semplici con doppia vasca, sono conosciute con il nome di “Fontana del Popolo e Fontana del Principe”. Puoi notare sopra di esse, lo stemma dei Chigi, (signori della città) che ti indicherò anche su altri monumenti.

Palazzo Chigi ad Ariccia
C’è da fare una distinzione tra Palazzo Chigi Ariccia e Palazzo Chigi Roma; si tratta di due strutture dal nome omonimo, ma che si trovano in due parti diverse del Lazio.
Questo Palazzo, venne costruito, non lontano dalla Porta Napoletana di Ariccia, su un’acropoli romana, nel ‘500 dai Savelli. Successivamente la ricostruzione fu presidiata dai Chigi, motivo per cui oggi, si chiama in questo modo.
Restaurato dal Bernini, oggi il Palazzo è sede per eventi ed attività culturali, ed è stato istituito il Museo del Barocco.
Entra dentro, ed ammira come le pareti, i soffitti e il sontuoso arredamento siano quasi tutti integri.
Girando per la sala da pranzo e la biblioteca personale del principe, puoi vedere anche molti dipinti ed opere.
Te ne cito alcuni:
- I dipinti del Baciccio (Maratta-Rosa-Morandi-Cortona-Mola-Voet-D’Arpino);
- le sculture di artisti della scuola del Bernini (Fioriti-Boselli-Caffà);
- L’Antica Farmacia, disegnata dal Fontana;
- decorazioni murarie, tra cui spicca la “Sanguigna” del Bernini;
- il Barco (parco destinato alla caccia) che successivamente diventa un bellissimo giardino.
Se vuoi toglierti un’altra curiosità su Palazzo Chigi di Ariccia, nel 1962, Luchino Visconti, scelse questo luogo come set cinematografico per il film il “Gattopardo”. La bellezza e fastosità del Palazzo barocco, incantò questo regista, quanto incanterà te quando lo visiterai.

Parco Ghigi di Ariccia
Annessa al Palazzo, vi è un’importante area boschiva (quasi 30 ettari), che fu recintata dai Savelli intorno al XVI secolo.
In questo parco sono piantati lauri, carpini, lecci, aceri, querce e molte altre specie.
Tra la presenza di questi alberi secolari abbiamo:
- uno dei più antichi frassini dei Castelli Romani;
- un esemplare di acero campestre dall’età pluricentenaria, uno dei più grandi in Italia;
- sequoie piantate nel 1861.
L’ampliamento del parco e il riassetto dei sentieri, sono stati realizzati da artisti come Gian Lorenzo Bernini e Paolo Fontana.
Leggende e miti, si fondono nella storia di questo luogo, che vede protagoniste Diana e la ninfa Aricia, che sposò il fondatore della città!
Tra monumenti famosi troviamo: l’Uccelliera Savelli, la Fontana del Mascherone, le Neviere.
Ti lascio approfondire con una visita guidata, la storia ed il mito legati a Parco Ghigi, mentre camminerai in questo giardino indimenticabile.

Chiesa di Santa Maria Assunta di Ariccia
Torna a Piazza della Repubblica (se preferisci Piazza di Corte) e troverai, non lontano da Palazzo Chigi, la chiesa di Santa Maria Assunta.
Ecco un’altra meravigliosa opera di Gian Lorenzo Bernini, non solo famoso ad Ariccia e Roma, ma in particolare anche a Castel Gandolfo, dove puoi trovare ulteriori dettagli, in questo articolo.
Entra dentro la chiesa, costruita dal cardinale Flavio Chigi e commissionato dal Papa Alessandro VII.
Tra le opere potrai contemplare:
- la cantoria con l’organo appena entri (Agostino Chigi 1753);
- i 16 angeli di stucco che portano delle Ghirlande nella calotta della cupola (Antonio Raggi);
- dipinto di San Tommaso da Villanova (Raffaele Vannini);
- quadro di San Rocco (Alessandro Matie);
- dipinto della SS. Trinità (Mei Bernardino);
- quadro di Sant’Antonio da Padova (Giacinto Gimignani)
- dipinto della Sacra Famiglia (Ludovico Gimignani)
Se sei sotto l’Apside, noterai una raffigurazione della Vergine Maria sotto gli apostoli e sorretta dagli angeli. Probabilmente a tema con il nome della chiesa, è l’Assunzione della Madonna, un meraviglioso affresco del Borgognone!
Noterai che la pianta della chiesa è rotonda, con la cupola che ricorda molto la forma del pantheon romano. Che il papa volesse ricreare una specie di “pantheon mariano”? Non stupirebbe, visto che la storia dei Castelli Romani è intrisa di contaminazioni tra cultura pagana e cultura cattolica. Puoi trovare ulteriori approfondimenti su questo articolo, quando parlo dei Mitreo di Marino.

Locanda Martorelli
Rimani sempre a Piazza di Corte, in un Palazzo che forse esternamente non spicca molto, c’è la Locanda Martorelli. Costruita nel 1820, questo Palazzo testimonia, il fermento artistico che c’era all’epoca ad Ariccia. Questo luogo, venne trasformato in locanda, che ospitava appunto famosi artisti, attratti dalla bellezza di Palazzo Chigi.
Oggi potrai vederla gratuitamente, in quanto la Locanda Martorelli, è aperta al pubblico ed è proprietà comunale.
Ti consiglio di visitarla, perché viene spiegata la storia di Ariccia, (compresa quella enogastronomica legata alla porchetta).
Nella hall, è possibile ammirare alcuni affreschi della Fondazione di Ariccia di Taddeo Kunze, tra i quali cito:
- La Tentazione di Ippolito;
- La Congiura contro Tullio Edornio;
- La Morte di Ippolito;
- La Caccia di Diana;
- La Morte di Tullio Edornio;
- II Sacrificio a Diana;
- La Ninfa Egeria e Numa Pompilio;
- La Battaglia del Lago Regillo;

Ariccia Centro Storico e paese
Finalmente è arrivato il momento di fare un giro nel Centro Storico di Ariccia! Da Piazza di Corte, puoi prendere a destra, scendendo per la discesa, il Corso Giuseppe Garibaldi e farti una passeggiata in mezzo alle botteghe. Qui potrai notare già i primi esercizi commerciali che vendono la Porchetta d’Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Non è ancora arrivato il momento di fermarsi, tuttavia se vuoi evitare il rischio della tentazione, è possibile visitare il Centro Storico da un altro percorso.
Vai dietro la chiesa di Santa Maria Assunta In Cielo, e prendi Via E. Lucidi: da qui una serie di vicoletti, si estende. Non preoccuparti di perderti, questo quartiere di Ariccia, non è molto grande, segui le indicazioni fino a Piazza San Nicola.
Piazza San Nicola
Sei a Piazza San Nicola, davanti al Municipio di Ariccia. Un tempo questo luogo era la sede dei Padri della Dottrina Cristiana ed era il Collegio di San Nicola. Adiacente, vi è la chiesa di San Nicola di Bari, ad oggi sconsacrata. Indovina chi l’ha realizzata e costruita? Sempre Gian Lorenzo Bernini (che ormai conosci bene) con l’aiuto del fratello Luigi e su commissione di Alessandro VII Chigi.
Il Frontone della chiesa, non presenta grandi decorazioni, infatti vedrai che la facciata è molto semplice. Tuttavia è un punto di riferimento importante, che non puoi mancare, se vuoi visitare Ariccia.

Porta Romana
Da Piazza San Nicola, dirigiti a sinistra nella vicina Piazza Mazzini e prosegui fino al bivio tra via della Croce via Laziale, dove vedrai una Porta. La caratteristica struttura, è la Porta Romana di Ariccia, la cui funzione in tempi antichi, era quella di indicare la via corretta per raggiungere Roma. Ideata da Gian Lorenzo Bernini, fu costruita dal fratello Luigi e da Giovan Battista Contini. La struttura più antica della porta, conosciuta dagli ariccini come “portella”, risale ai primi secoli dell’anno mille d.C.
Guarda in alto e noterai lo Stemma nobiliare della famiglia Chigi della Rovere!

Il Belvedere di Ariccia e l’Osservatorio
Superata Porta Romana, siamo in Via della Croce, continuando su questa strada, raggiungerai la Terrazza Panoramica Belvedere di Ariccia. Da questo punto d’osservazione, è possibile vedere nelle belle giornate il litorale laziale. Molto più facile invece osservare la Via Appia Antica e Vallericcia. Quest’ultimo luogo, dove nella parte più stretta passa anche il Ponte Monumentale, un tempo era un bacino idrico, successivamente prosciugato, nell’epoca dei romani e nel medioevo. Ho già parlato dell’origine vulcanica dei Castelli Romani, per cui ti invito per approfondire a leggere questo articolo, qui.
Porta Napoletana
Risali sopra, fino a Piazza di Corte, e prosegui verso destra, fino a che vedi due ampie strade che ti portano verso la parte superiore di Ariccia. In questa zona puoi raggiungere Largo Porta Napoletana. Questa piazza è chiamata così, per la Porta (con un basolato di epoca romana visibile da dove sei) che fu costruita da Carlo Fontana. Noterai per l’ennesima volta, lo Stemma dei Chigi della Rovere, proprietari, all’epoca di Ariccia. Rivolta verso Napoli, era utilizzata come parte del percorso della Via Sacra per raggiungere il Tempio di Giove su Monte Cavo. In contrasto a questa tradizione pagana, vi è l’immagine della Madonna Pellegrina, proprio vicino la Porta. Un altro esempio di come tradizioni pagane e cattoliche si intrecciano ad Ariccia.

La Porchetta d’Ariccia e l’enogastronomia
In Via dell’Uccelliera, Piazzale Aldo Moro, e Viale Antonietta Chigi, si concentrano moltissime fraschette che si uniscono a quelle che hai già visto durante il tuo viaggio storico e culturale per Ariccia. Il prodotto tipico di questo luogo, è la Porchetta (IGP), famosissima nel Lazio e presente in tutti Castelli Romani.
La depositaria di questa tradizione però rimane Ariccia, con le sue fraschette, che unisce buon pane, buon vino, ed altri prodotti a base di maiale. Impossibile non fermarsi a mangiare, e finalmente è arrivato il momento di farlo.
Forse hai già appreso la storia della Porchetta, visitando la Locanda Martorelli. La nascita di questa tradizione, sembra risalire addirittura ai tempi degli Etruschi. Sull’argomento ci sono molti libri, e per evitare di perderti in diatribe storiche, ti suggerisco semplicemente di provarla.
Non solo: rincaro la dose, invitandoti il primo fine settimana di Settembre, alla Sagra della Porchetta di Ariccia. Istituita nel 1950, la Sagra si riempie di specialità alla Porchetta, uniti da balli, musiche, mostre e stand in piazza.

Tra Ariccia e Genzano
È arrivato il momento di lasciare Ariccia, potrai sempre tornare per visitare e scoprire ogni vicolo, o magari per vedere le luminarie al parco a Natale. Oppure tornerai d’estate e passerai a bere alla Fontana delle Tre Cannelle (detta anche dei tre beccucci), realizzata dai Savelli e rinnovata da Bernini. Non mi soffermo a parlare dell’ennesima narrazione che contamina paganesimo e cattolicesimo, che sembrerebbe legata a Simon Mago.
Il tuo viaggio prosegue verso Genzano di Roma, dove troverai presto la prossima guida. Munisciti di un mezzo di trasporto e prosegui per la Via Appia; tuttavia prima di lasciare Ariccia, non mancare l’ultima tappa.
Santuario di Galloro ad Ariccia
I Cittadini di Ariccia, hanno molto a cuore questo luogo, che si trova nella parte periferica della città, in direzione di Genzano.
Il Santuario, costruito nel 1624 da Paolo Savelli con il benestare del Papa Urbano VIII, è legato a miracoli attribuiti alla Vergine Maria, che attirò sempre più pellegrini e devoti. Ad oggi la “Festa della Signorina” che si celebra ad Ariccia il giorno dell’Immacolata, è legata al miracolo, secondo il quale, il borgo fu l’unico risparmiato, dalla peste del 1656.
La chiesa di Santa Maria di Galloro, come potrai notare, è a croce latina, presenta un’unica navata e sei cappelle ai lati. Fai bene a supporre che le decorazioni sono del Bernini e se ti avvicini all’altare potrai vedere l’Immagine della Madonna di Galloro.
Inoltre qui, sono presenti reliquie di San Clemente.
Il bellissimo tour ad Ariccia è concluso: prossima tappa, Genzano di Roma. Scoprirai nel prossimo articolo, cosa c’è da vedere ai Castelli Romani di bello, che non hai ancora visto.
Immagine di copertina: fotografia di Fabianodp/Canva.com Pro
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