Genzano di Roma, è il borgo dei Castelli Romani che oggi esplorerai!
Il Paese sorgeva intorno ad una torre. Con l’arrivo dei Monaci Cistercensi, nel 1255, il centro abitato si sviluppa attorno al castello, per poi subire vari passaggi di proprietà.
Per questo motivo, come in altri borghi dei Castelli Romani che hai già visto, vi sono molte strutture religiose. Scoprirai quando nasce Genzano di Roma e il ruolo della famiglia Sforza-Cesarini.
Situato tra la Via Appia ed il Lago di Nemi, questo borgo è l’ultimo che fa parte dell’area Appio/Albana, che ingloba anche Castel Gandolfo, Ariccia ed Albano Laziale.
Conoscerai anche la Sagra che è diventata “Patrimonio d’Italia per la Tradizione”: l’Infiorata di Genzano di Roma.
Visiterai questa graziosa cittadina quando le strade si riempiranno di fiori, o preferisci fare un tour esplorativo insieme agli altri Castelli Romani?
Qualsiasi sia la risposta, ti guiderò passo dopo passo.
Come si arriva a Genzano da Roma
Genzano di Roma è facilmente raggiungibile dalla capitale, prendendo Via Appia e deviando per l’Appia Bis, quando raggiungerai il Comune di Albano Laziale. Se non hai avuto modo ancora di conoscere questa importante località dei Castelli Romani, ti rimando all’articolo qui.
Se invece hai seguito i miei precedenti articoli, allora prosegui la lettura.

Che cosa c’è da vedere a Genzano di Roma
Probabilmente hai varcato il confine di Genzano di Roma, seguendo il precedente articolo in cui parlavo di Ariccia.
Principalmente dall’entrata del Comune di Genzano, in via Fratelli Rosselli, ci sono due percorsi. A sinistra, vai verso Via Vittorio Veneto, dove si raggiunge L’Olmata di Genzano. Situata nella parte superiore della città, potrai camminare in questo viale, riqualificato già ai tempi di Giuliano III Cesarini, signore della Genzano Feudale. Le Olmate, rappresentano un elemento distintivo ed unico che caratterizza la città, rispetto agli altri Castelli Romani. Potrai passeggiare, rilassarti e se sei fortunato, trovare un mercatino dell’antiquariato (di cui parlerò brevemente a fine articolo).
Prosegui fino a girare a destra, a Via Filippo Pizzicannella; percorrendola tutto infatti, finalmente raggiungerai un Corso Antonio Gramsci di Genzano di Roma. Puoi fare acquisti in negozi di vari brand, e rilassarti nella classica passeggiata di un Corso di pianura. Ad un certo punto sulla destra, vedrai la Fontana di San Sebastiano, e capirai che sei arrivato a Piazza Frasconi, a valle della famosa strada dell’Infiorata. La Fontana è conosciuta anche come, Fontana Colonna o Fontana del Vino, ma non ci sono attinenze con la Fontana dei Mori di Marino.
A Piazza Tommaso Frasconi, puoi fermarti a prendere un caffè, o affacciarti per vedere il grazioso parco sottostante. In questa piazza dedicata ad un sindaco del Comune di Genzano di Roma, è presente un Monumento ai Caduti.

Genzano di Roma: Chiesa della Santissima Trinità
Prosegui avanti per il Corso Antonio Gramsci di Genzano di Roma, fino a che si trasforma in Corso Don Luigi Minzoni.
A pochi passi, vedrai la Chiesa della Santissima Trinità, chiamata anche Duomo Nuovo. Puoi ammirare il campanile decorato e restaurato nei primi del novecento. Entra dentro la Chiesa, con pianta a croce latina e potrai contemplare le seguenti particolarità nelle cappelle laterali:
- Sant’Antonio da Padova e le Quattro Virtù Cardinali (nei pennacchi di una cappella);
- Santa Rita Da Cascia, in una cappella a lei dedicata;
- quadro di San Tommaso di Villanova (vi è una chiesa dedicata anche nel borgo di Castel Gandolfo);
- cappella dedicata alla Madonna Addolorata;
- affresco che raffigura il Battesimo di Cristo (Pietro Tedeschi);
- affreschi che raffigurano Vicende di Sisara e Debora, Giuditta e Oloferne;
- Cappelle dedicate al Crocifisso e a San Giuseppe.
Fai un giro, ed ammira i riferimenti neoclassici ed alcune particolarità, come la Raffigurazione della Regola di San Benedetto da Norcia (rilievo dorato su un pulpito in legno).
Prima di tornare alla tua passeggiata per Genzano di Roma, prosegui verso l’Abside, c’è ancora da vedere:
- la Rappresentazione della Trinità (un grande dipinto ad olio di Apparisio);
- quattro statue dorate, dedicate a San Tommaso di Villanova, Sant’Emidio, San Vincenzo Ferreri, San Sebastiano;
- una grande tela, che rappresenta la Madonna di Monferrato;
- un’altra grande tela, dedicata a Santa Margherita Maria Alacoque;
Il periodo artistico di queste opere, spazia tra i secoli XVII e XX.
Dopo questa bellissima visita, ritorna verso la Fontana di San Sebastiano. Scopriremo l’altra Chiesa contrapposta a questa, ma prima ti parlerò dell’Infiorata a Genzano di Roma.

L’Infiorata di Genzano di Roma
Dalla Fontana San Sebastiano, punto di riferimento di Genzano di Roma, vedrai Via Italo Berardi, la famosa strada dell’Infiorata, anticamente chiamata Via Livia.
La tradizione di stendere tappeti di fiori, risale a tempi immemori, in particolare, quando si celebrava la festa del Corpus Domini. Sembrerebbe che proprio Gian Lorenzo Bernini, portò questa tradizione da Roma, la quale stava scomparendo dalla capitale.
L’Infiorata iniziò nella seconda metà nel XVII secolo a Genzano, e si è arrestata momentaneamente, soltanto durante la seconda guerra mondiale, e con la pandemia covid-19.
Consiste nello stendere un tappeto floreale lungo quasi 2 km quadri, con esibizioni collaterali e concerti, mostre artistiche, nelle parti più importanti di Genzano di Roma, come ad esempio:
- eventi all’interno di Palazzo e Parco Sforza-Cesarini;
- Piazza Tommaso Frasconi;
- il borgo antico.
La preparazione richiede talmente tanta organizzazione, da occupare tutto il periodo dell’anno. Nei mesi invernali, vengono già ideati, preparati e scelti i bozzetti da realizzare.
Ad Aprile, vengono conteggiati i fiori e le essenze che occorrono per creare il tappeto floreale. A Maggio, si apre il cantiere per poi essere pronti a Giugno con l’Infiorata Tradizionale e dei Ragazzi e lo “spellucchiamento dei fiori”.
L’estate è dedicata alla conservazione dei fiori nelle grotte, per la manifestazione successiva. Da Settembre a fine anno, con i rappresentanti della comunità religiosa, il Comune di Genzano di Roma, decide già i temi e le date della prossima edizione.
Non ti resta che controllare il calendario e scegliere quanto ritornare! Ora prosegui alla tappa successiva!

Le “Clementine” di Genzano di Roma
Rimani sulla strada della famosissima Infiorata di Genzano di Roma e preparati a raggiungere il punto più alto di questa location!
Mentre sali, potrai notare una struttura religiosa che domina l’intera città. La Chiesa di Santa Maria della Cima è proprio lì in alto, con la sua facciata composta da un corpo centrale ed il suo portale dal timpano arcuato. Mentre ti avvicini sempre di più, potrai vedere delle decorazioni che fanno da cornice ad un grande finestrone di forma rettangolare.
Percorri la scalinata chiamata Costa Maratti, e prendi consapevolezza che stai lasciando la parte di Genzano di Roma nuova per dirigi verso la Chiesa ed il Borgo Antico. Non entrare subito nella struttura religiosa, ma osserva le fontane ai lati, che vengono chiamate “Clementine”.
Dedicate ai papi che l’hanno costruita (Clemente XIII e Clemente XIV), puoi notare la fattura in travertino, gli stemmi papali, con Mascherone di tipologia bacchica. Furono importanti per i genzanesi, perché portarono l’acqua potabile e corrente in città.
Chiesa di Santa Maria della Cima
Dopo aver osservato le caratteristiche “Clementine” (chiamate anche Fontane Gemelle), sei pronto ad entrare in un’altra Chiesa importante di Genzano di Roma.
Santa Maria della Cima, è stata la Chiesa più importante della città per molti secoli. La sua fondazione è molto antica, probabilmente eretta su un tempio pagano, e acquisita dai monaci Cistercensi nel 1145. Presenta soltanto una navata, dove puoi contemplare le seguenti opere:
- la grande tela sopra l’altare maggiore che raffigura la Madonna tra San Pietro e San Paolo (Francesco Cozza);
- quadro raffigurante la Madonna con Bambino con Filippo Neri nella cappella destra, dedicata al Santo Rosario;
- una tela ovale che rappresenta una Madonna dipinta nel 1886 da Eugenio Cisterna, pittore di Genzano di Roma;
- la “Crocifissione tra Sant’Antonio Abate e Sant’Antonio da Padova” che viene attribuita al Baciccio.
Mentre noti il timpano che mostra “la Colomba dello Spirito Santo avvolta in una raggiera”, devi sapere che la Contessa Livia Cesarini, ha traslato le spoglie delle sante Tigri e Vincenza, martiri e protettrici di Genzano. I Cesarini furono una delle famiglie dominanti per secoli nella città, ed è per questo che è arrivato il momento di conoscerli.
Genzano di Roma: Palazzo Sforza-Cesarini
Esci dalla Chiesa di Santa Maria della Cima, e vai a destra su Via Vecchio Corso: potrai vedere, il retro di una delle più importanti strutture emblematiche, da visitare a Genzano di Roma. Proseguendo, devi raggiungere Piazza Guglielmo Marconi e subito dopo via Scaloni, per trovarti nel Piazzale davanti al Palazzo Sforza-Cesarini.
Accessibile tramite visita guidata, questo bellissimo Palazzo, fu acquistato dalla Famiglia Cesarini nel 1564. Il Palazzo è chiamato Sforza-Cesarini, grazie a Gaetano Sforza, che fece delle importanti ristrutturazioni nella prima metà del XVII secolo. L’edificio affaccia sul suggestivo Lago di Nemi, un altro incantevole luogo dei Castelli Romani.
Augusto Lanciani si occupò degli interni e del bellissimo giardino, che ti consiglio visitare.
A pagamento e prenotando, è possibile sposarsi con rito civile, nella Sala delle Armi.

Parco Sforza-Cesarini
Visitando il Palazzo, non puoi mancare di vedere questo parco, acquistato dal Comune di Genzano di Roma, nel 1999 e aperto al pubblico nel 2006. Nel giardino superiore, a pagamento e con prenotazione è possibile sposarsi con rito civile.
Mentre passeggerai tra le grotte, e ammirerai il bellissimo parco Sforza-Cesarini, di tipologia romantica, ti racconto un po’ di storia.
Il Parco è stato edificato da Lorenzo Sforza, che lo ha dedicato alla sua amata e consorte, Carolina Shirley. Moltissimi artisti, ispirati dalla bellezza del Lago di Nemi e della sua natura visibile dal parco, hanno creato molti dipinti.
Terminata la visita, mentre ti fai un giro nel Borgo Antico, ti segnalo alcuni posti dislocati nella città, che non puoi mancare.
Chiesa della Santissima Annunziata
Un’altra importante Chiesa (1786) a Genzano di Roma si trova a Piazza dell’Annunziata, tuttavia a causa della seconda guerra mondiale, ha subito danni. La Chiesa della Santissima Annunziata, è stata dichiarata inagibile prima degli anni 2000 ed ancora oggi è in fase di ristrutturazione. Vedrai nella facciata esterna, un timpano triangolare di coronamento, e due tipi di ordini di colonne: quello tuscanico sotto, e quello ionico sopra. Purtroppo l’interno è inagibile e non si può ammirare il dipinto (tra ‘500 e ‘600) sull’Altare Maggiore che raffigura l’Annunciazione.
Può valere comunque la pena, fare un giro attorno questa parte della città e segnarti la posizione! Non solo potrai ammirare la facciata esterna, ma più tardi da qui, raggiungerai un punto panoramico che non potrai mancare!
Chiesa di San Francesco
Nella parte alta di Genzano di Roma, a Piazza San Francesco, vi è un’altra Chiesa con convento dei cappuccini annesso.
Parliamo della Chiesa di San Francesco, realizzata nel 1643 dal Cardinale Alessandro Cesarini, per volere di suo fratello, il Duca Giuliano Cesarini.
Entra dal portale, coronato con un timpano in peperino, puoi notare che la struttura semplice della Chiesa, in quanto è stata restaurata, dopo il bombardamento della seconda guerra mondiale. Il convento invece, presenta un elegante chiostro.
Oltre alla lapide con Busto di Camillo Iacopini e scolpita da Pietro Tenerani, troviamo i dipinti dedicati alla Famiglia Cesarini.
Tra questi quadri, potrai ammirare:
- dipinto del Duca Giuliano III;
- dipinto di Filippo (fratello del Duca);
- dipinto di Gaetano (figlio primogenito di Federico Sforza, e Livia Cesarini);
- il busto in marmo della Duchessa Livia, fatto scolpire da Lorenzo Sforza-Cesarini (1851).
Oggi la Chiesa, è dedicata al culto ortodosso.

Villa Antonini
Uscendo da Genzano di Roma, non lontano dal confine con Lanuvio (un altro dei Castelli Romani), si trova Villa Antonini.
Non siamo lontano da Via Appia Antica, i resti della villa infatti si trovano a Via del Lavoro.
Villa imperiale del II secondo d.C, è appartenuta alla famiglia degli imperatori Antonini. Ad oggi la struttura è ridotta a pochi ruderi, ed è oggetto ancora di scavi e studi archeologici. Alcuni reperti ritrovati, sono esposti a Palazzo Sforza-Cesarini.
I Palazzi Antichi di Genzano di Roma
Anche se non tutti visitabili internamente, meritano menzione, i Palazzi Antichi di Genzano di Roma, dove potrai ammirare le facciate esterne. Ci vorrebbe un articolo, solo sulla loro storia ed architettura, ma ti rimando solo le loro ubicazioni:
- Palazzo Comunale, ex palazzo Amerani, lo trovi nella storica Via dell’Infiorata, detta Via Livia (Via Italo Berardi);
- Palazzo Dave a Corso Vecchio (metà del XVII secolo);
- Casino Maratti (1620, ristrutturato intorno al 1823) si trova tra Via Battisti e Via Italo Berardi;
- Casino Gomez, a Piazza IV Novembre (inizio XVIII secolo);
- Palazzo Jacobini (1707), via Sforza/Bruno Buozzi;
- Le Antiche Carceri di Genzano di Roma (1732), Via Nazario Sauro.
Sagre ed Eventi a Genzano di Roma
Oltre alla celebre Infiorata di Genzano di Roma, la cittadina è famosa anche per altri due eventi:
- Festa del Pane Casareccio;
- Mercatus Cynthianus.
Il prodotto enogastronomico per eccellenza, di questo borgo dei Castelli Romani, è il Pane Casareccio IGP.
In genere, la festa avviene a metà Settembre: le strade si riempiono di stand enogastronomici e non solo. Molto spesso si organizzano visite guidate al lago di Nemi, e nella seconda parte della giornata, c’è la “bruschettata”. Prova questa bontà dalla crosta croccante, e molto leggero dentro! Puoi scoprire di più sul luogo, la storia e i suoi ingredienti, quando visiterai la città.
Del Mercatus Cynthianus invece, ne ho parlato all’inizio dell’articolo. Si trova a Piazza Dante Alighieri, alla fine di Via Vittorio Veneto, la via dell’Olmata, che contraddistingue Genzano di Roma.

Da Genzano a Nemi
È quasi arrivato il momento di salutare Genzano di Roma, e proseguire il tuo viaggio alla riscoperta dei Castelli Romani.
Potresti dirigerti a sud-est e scoprire il dislocato Borgo di Lanuvio. Oppure, potresti proseguire per molto su via Appia Nuova e raggiungere Velletri, che per alcuni storici, non è considerato nemmeno tra i Castelli Romani.
Prima di scegliere la prossima metà, però vorrei che ammirassi la panoramica sul Lago di Nemi. Il punto più semplice, è andare a Piazza dell’Annunziata (ti ricordi ti ho consigliato di segnarti questo punto?). Da qui, girando prima a via Costarella e subito dopo a Via Perino, hai una panoramica spettacolare sul Lago.
Immagino che ora sarai curioso, di esplorare quel borgo che vedi da lontano, in alto sopra allo specchio lacustre.
La tua curiosità sarà presto soddisfatta: dopo aver lasciato Genzano di Roma (ultimo dei Castelli Romani dell’area Appio-Albana), ti dirigerai proprio li verso il Borgo di Nemi. Preparati per il viaggio, nell’attesa del prossimo articolo!
Immagine di Copertina: Fotografia di Avalon1973/Canva.com Pro