La vetta più alta del nord-ovest della Sardegna, tra rocce granitiche e le sfumature di verde caratteristiche della macchia mediterranea, il Monte Limbara è la concentrazione di queste caratteristiche.
Una zona molto ampia costituisce il Monte Limbara
Quasi settemila ettari che si estendono al confine tra Gallura e Logudoro.
Il suo territorio rientra in ben 4 comuni: Tempio Pausania, Calangianus, Berchidda e Oschiri.
La maestria del lavoro di acqua e vento ha dato vita a uno degli scenari più accattivanti della Sardegna.
Le rocce granitiche tipiche del Monte Limbara affascinano e catturano l’attenzione con le loro forme bizzarre.
Le tonalità del verde variano a seconda della latitudine.
Sulle vette troverai in prevalenza cespugli, a media e bassa quota gli arbusti caratteristici della macchia mediterranea : corbezzolo erica e lentisco nelle zone umide.
Ginestra, ginepro nano e cisto nei luoghi più aridi.
In altre zone predomina il leccio nelle valli insieme a agrifogli e aceri, in altre insieme ai frassini e tassi una rarità per la nostra isola.
Nelle zone danneggiate dagli incendi sono state piantate conifere in sostituzione di lecci e sugheretti.
In prossimità dei corsi d’acqua noterai oleandri e salici.
Nel ricco sottobosco potrai osservare rarità come il ribes del Limbara , viola corsica e felce florida, tre delle 56 specie endemiche del territorio.
Tra i mammiferi invece potrai osservare il cinghiale, la lepre, la donnola, la volpe , il daino e il muflone tipici della fauna sarda.
Per quanto riguarda i volatili troverai il falco pellegrino, l’aquila reale, la poiana e lo sparviero.
Il territorio del Monte Limbara è gestito dall’ente regionale Forestas, che si è occupato di allestire i vari percorsi escursionistici.

I percorsi escursionistici del Monte Limbara
Doverosa l’ introduzione storica poiché il Monte Limbara è stato la prima vetta ad ospitare la prima arrampicata in Sardegna stiamo parlando del 1921.
I nomi dei percorsi richiamano le particolarità del monte Limbara, alcuni di questi sono percorribili in mountain bike.
L’itinerario dei “Tafoni” ti condurrà tra le rocce granitiche, i boschi e i laghetti artificiali.
Il percorso “Animali e piante” ti condurrà fino al luogo dove vivono i mufloni e i daini.
“Versante sud” ti porterà dalle cime alle valli della zona meridionale.
“La sommità” un percorso di circa 12 km che ti permetterà di raggiungere Punta Balistreri che è la cima più alta del Limbara (1362 m).
Essa prende il nome dall’omonimo latitante tempiese che vi si nascose nel XVII secolo per non essere mai scovato, grazie alla montagna e alla solidarietà di alcuni.
Punta Balistreri è stata da prima una base di comunicazioni NATO e poi dell’aeronautica militare.
Vicino potrai visitare la chiesetta della Madonna della Neve.
“La via dell’acqua” un percorso di 30 km tra le pendici che ti porterà alla scoperta delle innumerevoli sorgenti d’acqua purissima e ottime qualità oligominerali che caratterizzano il massiccio del Limbara.
Sono state censite 29 tra fonti e fontane, numerosi gli itinerari in cui sono state allestite delle zone pic-nic per permetterti di visitarle.

Non trascurabili i panorami che i diversi percorsi potranno regalarti, dalle valli del Lago Coghinas alle zone costiere nord-occidentali.
Ogni anno il Monte Limbara ospita un evento musicale di rilevanza internazionale il Time in jazz suoni che si diffondono tra le rocce granitiche e la vegetazione.
Tra le pendici del Limbara scoprirai l’ecomuseo di arte e natura Semida, un sentiero che ti porterà tra le opere d’ arte sapientemente incastonate nella natura.
A valle nel territorio di Berchidda, terra del vermentino, è ospitato il museo del vino, esso mostra gli aspetti culturali della produzione vitivinicola della Sardegna.